Quando dalle tenebre dell'errore
Con parole d'ardente persuasione
Io trassi la tua anima caduta
E piena di profonda sofferenza,
Torcendoti le mani, tu esecrasti
Il vizio che ti aveva raggirata;
E quando, castigando col ricordo
La coscienza di labile memoria,
Tu raccontavi a me tutta la storia
Di quanto era accaduto nel passato,
E poi, nascosto il viso fra le mani,
Sopraffatta da orrore e da vergogna,
Indignata, sconvolta, tu piangesti...
Eccetera, eccetera.
Da una poesia di N.A. Nekrasov
3 commenti:
l'albero a cui tendevi la pargoletta mano dal verde melograno... ahahhaha te lo ricordi sabato sera
come no ele, sabato sera in macchina alle 2.30 a recitare poesie........semo proprio fuse!!! E per recitare le poesie ho pure sbagliato strada e fatto un'inversione da suicidio come mio solito!
A parte gli scherzi, ho messo questa poesia (tratta da Memorie del Sottosuolo) perché è bellissima, mi emoziona da morire, mi sconvolge dentro…
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