20.7.06

Poesia francese


EPITAPHIE POUR LEOPOLD I

Ci-gît un roi constitutionnel,

(ce qui veut dire : Automate en hôtel

garni)

qui se croyant sempiternel.

Heureusement, c’est bien fini !


EPITTAFFIO PER LEOPOLDO I

Qui giace un re costituzionale,

(cioè: Un pupazzo in una casa

ammobiliata)

che si credeva eterno.

Ma per fortuna è morto!

(da "Amoenitate Belgicae" di C. Baudelaire)


19.7.06

Pensieri......

.....Non avere dubbi, perchè l'incapacità di fare le proprie scelte genera un male di vivere.....
......La vita è meravigliosa, ce ne accorgiamo quando se ne va in punta di piedi, ma la vita si gusta con l'appetito di tutti i giorni......
.....anche gli uomini hanno diritto di piangere, anche gli uomini conoscono l'infelicità.....
......Non dimenticare i sogni, saranno il motore della tua esistenza, saranno il gusto e il profumo delle tue mattine.
(da "Se solo fosse vero" di Marc Levy)














...Martha Quest, al McGranth's o ai balli del club, o era una giovane donna annoiata, imbronciata,pronta a criticare tutto e tutti, un sorriso forzato sulle labbra, o una sempliciona che chiacchierava infaticabilmente e rideva in modo affettato. Ora, invece, quelle maniere studiate erano cadute, Martha era di nuovo se stessa........
(da "Martha Quest" di Doris Lessing)

....il sognatore, se proprio vi occorre una definizione precisa, non è un uomo, ma, sappiatelo, un essere di genere neutro. Il più delle volte si stabilisce in un angolo inaccessibile, come se volesse sfuggire perfino alla luce del giorno....
(da "Le notti bianche" di F. Dostoevskij)

......Io tacevo sempre, e specialemnte, tacevo specialmente con lei, ho taciuto fino a ieri, ma perchè tacevo?.......E, anche se nessuno fosse venuto a saperlo, lo sapeva lei, e questo per me era tutto, perchè lei stessa era tutto per me, incarnava nei miei sogni ogni speranza per il futuro!.....
(da "La mite" di F. Dostoevskij)

NEL GIARDINO DELLA FOLLIA

NEL GIARDINO DELLA FOLLIA

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".

"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.
"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò…
e il primo che troverò sarà il prossimo a contare".

Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.

"1,2,3. - la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perchè non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.

La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.

"CENTO! - gridò la Follia – STO ARRIVANDO… VI VENGO A CERCARE!!!" DOVE SIETE?

La prima ad essere trovata fu la Curiosità, si e’ fatta beccare perche’ non ci stava dentro
per capire chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto…

Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?". Nessuno l'aveva visto. La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'Amore.

Cercando da tutte le parti,la Follia vide un roseto, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami,allorchè ad un tratto sentì un grido. Era l'Amore, che gridava perchè una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L'Amore accettò le scuse.

Oggi, l' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

14.7.06

Orgoglio e Pregiudizio - Scheda libro.



"E' verità universalmente riconosciuta che uno scapolo largamente provvisto di beni di fortuna debba sentire il bisogno di ammogliarsi.
Per quanto poco si conoscano, di costui, i sentimenti e le intenzioni, fino dal suo primo apparire nelle vicinanze, questa verità si trova così radicata nelle teste delle famiglie circostanti che queste lo considerano senz'altro come la legittima proprietà dell'una o dell'altra delle loro figliole."

Così esordisce il libro di cui ho deciso di parlare in questo post. Un inizio che è la sintesi del pensiero di Mrs Bennet.

Volevo riportare inizialmente le parti più belle (secondo me) di questo libro.......poi mi sono accorta che la cosa sarebbe un po' troppo lunga: stupenda la frase a pagina 54, ma anche quella a pagina 55, e pagina 66 poi che dire, per non parlare di pagina98 o 144, forse però è più avvincente pagina185. ma anche pagina 190 non è da meno e per concludere potrei citare tutto il capitolo "LX" e il "LXI". (faccio rif. all'edizione oscar classici mondadori)
La cosa era troppo lunga. Quindi..........

LA STORIA IN DUE RIGHE
C'era una volta una signora (la signora Bennet appunto) madre di cinque figlie, il cui unico obiettivo era trovare degli ottimi partiti per le proprie figlie ("...Tutto così bello!Tre figlie maritate!Diecimila sterline all'anno! Cosa succederà di me? Io ci perdo la testa...."). Complice il destino la signora Benner riuscirà a far sistemare 3 delle sue 5 figlie e con ottimi partiti (o meglio riusciranno a sistemarsi da sole perchè la signora Bennet combinerà solo pasticci).

poesia/2

Questa poesia me l'ha fatta conoscere la mia cara amica Katia.......stupenda

LENTAMENTE MUORE
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

Pablo Neruda

13.7.06

Poesie

Natale - di Giuseppe Ungaretti

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Questa è una delle mie poesie preferite


FINALMENTE!!!!!!

Finalmente anche io ho un blog.......e non vedo l'ora di dirlo alle mie amiche che ci sono riuscita!!!!

Devo essere proprio fuori di testa....ho appena mandato un messaggio (mail) alle mie amiche per darle la lieta notizia, e vorrei continuare,.,.,ma domani mattina alle 7.15 suona la svegliaaaaaaaaa!!!!! Meglio andare a dormire.

L'idea del blog mi è venuta ieri mentre tornavo a casa dal lavoro ed ero sull'autobus.
Il nome......beh mi è venuto in mente pensando alle mie amiche dell'università, in particolare Fede, che mi hanno fatto ricordare l'assistente di Tecnica Professionale che chiamavamo Memole!

Il libro dell'anno

Il mio libro 2012 è "Narciso e Boccadoro".......