6.3.09

Avventure della cattiva ragazza di M. Vargas Llosa

Ci ho messo 2 mesi per leggerlo. Non è lunghissimo, ma ogni volta che lo aprivo, che leggevo piangevo.
Precisiamo.
All'inizio questo libro, scoperto grazie ad anobii, non mi ha entusiasmato come pensavo, fondamentalmente perchè non riuscivo a capire dovo volesse arrivare, come era strutturata la storia, mi aspettavo infatti un'altra struttura narrativa, mi sembrava la solita banale storia d'amore, almeno nei primi capitoli. Ma una volta entrata nel meccanismo ed averlo apprezzato, oltre ad apprezzare la ventata di novità che questo romanzo mi ha portato, mi è iniziato a piacere ed ho iniziato a piangere.
Si parla di una storia d'amore strana, ai limiti del reale, anzi per niente reale e possibile, ma stupenda, straordinaria, da brivido seppur difficile da comprendere. Una storia al limite tra amore ed ossessione. Una storia che, anche se capisci che è inventata e che stai leggendo un romanzo, ti trasmette delle certezze, la certezza che l'amore esiste che se anche la storia raccontata è inventata quel sentimento narrato è reale, esiste nella realtà, ti trasmette la speranza che c'è sempre speranza (come sono contorta!).
Come struttura narrativa è molto simile a "la solitudine dei numeri primi" ovvero nei vari capitoli si narrano sprazzi di vita nei quali le vite dei protagonisti si intrecciano, ma a differenza de "la solitudine dei numeri primi", libro che rimane un po' sospeso alla fine, questo libro ha una conclusione, è un libro che attraversa 2 vite, un libro che nonostante la struttura narrativa non lascia buchi o almeno non lascia vuoti essenziali che hai fame di colmare.
Un bel libro che parla di vite e di amore.
E' stata un'esperienza nuova per me leggerlo, è di un autore sud americano che non conoscevo, nuovo che mi ha aperto la finestra verso un altro nuovo mondo.

Il libro dell'anno

Il mio libro 2012 è "Narciso e Boccadoro".......