Mi manca poco per finire "La solitudine dei numeri primi" così poi da poter iniziare "Breaking dawn", già, non ho resistito e l'ho comprato.
Ebbene io lo odio questo libro (intendento "la solitudine.....") eppure non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Potrei benissimo abbandonarlo, smettere di leggerlo e cambiare lettura, ma non ci riesco, è dopottutto così affascinante...
Dei 4 personaggi principali (Mattia, Alice, Denis e Viola) il migliore, il più positivo secondo me è Denis. Mattia e Alice sono strazianti, Viola è insopportabile ed insostenibile, la odi e nello stesso tempo fa pietà.
Ho letto i 2/3 del libro, mi mancano solo 100 pagine dalla fine, delle cose assurde e mentre leggi pensi "ma quanto sono deficenti questi 2" il tutto riferito a Mattia e ad Alice.
E' amore e odio perchè nonostante sia un libro pieno di tristezza non riesci a chiuderlo, a dire "dai sono le 2 di notte continuo domani a leggerlo" e così arrivano le 3 e tu sei ancora incollato li a leggere le loro vicende tristi, la loro incapacità di amare, il desiderio di non vivere, la vita che scorre fuori di loro, una vita di cui non fanno parte......io per ora non ho trovato nessun tema positivo in questo libro, anzi no, quello che di positivo ho percepito è l'energia che questi due protagonisti riescono a sprigionare insieme: da soli sono insignificanti, combinati sono affascinanti.
Ho letto un commento critico ed in un certo senso illuminante pochi giorni fa su questo libro, diceva che le tematiche importanti sono poco approfondite (vero!) a volte banalizzate (vero!) che a volte alcune parti sono troppo improbabili (verissimo!) e allora mi chiedo quale fosse lo scopo dell'autore, ma dopotutto....che-me-ne-importa?
Quello che mi importa è che nonostante tutto non riesco ad alzare gli occhi da questo libro.