22.11.09

Le nozze di Cadmo ed Armonia

Il pezzo più bello di un libro, Le nozze di Cadmo ed Armonia, che può essere considerato un classico.

"Là dove i cani non riescono a seguire la peste per la violenza del profumo dei fiori, in una prateria solcata dall'acqua, che ai margini si sollevava per precipitare poi fra rocce scoscese, nell'ombelico della Sicilia, vicino a Enna, avvenne il ratto di Core. Nel momento in cui la terra si squarciò e ne apparve la quadriga di Ade, Core stava guardando il narciso. Guardava il guardare. Stava per coglierlo. Allora Core fu rapita dall'invisibile, verso l'invisibile.
Core non significa soltanto "fanciulla", ma "pupilla". E la pupilla, come disse Socrate ad Alcibiade, è "la parte più eccellente dell'occhio", non solo perché è "quella che vede", ma perché è quella dove chi guarda incontra, nell'occhio dell'altro, "il simulacro di chi guarda". E se, come voleva Socrate, la massima delfica del "Conosci te stesso" può essere capita soltanto traducendola in "Guarda te stesso", la pupilla diventa il tramite unico della conoscenza di sé. Core guardava il giallo "prodigio" del narciso. Ma perché questo fiore giallo, che adorna al tempo stesso le ghirlande di Eros e dei morti, è così prodigioso? Che cosa lo differenzia dalle viole, dai crochi, dai giacinti di cui era smaltato il prato vicino a Enna? Narciso è anche il nome di un giovane che si perse nel guardare se stesso.
Core, la pupilla, era dunque sulla soglia di uno sguardo in cui avrebbe visto se stessa. Stava stendendo la mano per cogliere quello sguardo. Ma irruppe Ade. E Core fu colta da Ade. Per un attimo, lo sguardo di Core dovette distogliersi dal narciso e incontrarsi con l'occhio di Ade. La pupilla della Pupilla fu accolta da un'altra pupilla, in cui vide se stessa. E quella pupilla apparteneva all'invisibile.
Ci fu chi sentì un grido, in quel momento. Ma che cosa significava quel grido? Era soltanto il terrore di una fanciulla rapita da un ignoto? O fu il grido di un riconoscimento irreversibile? Alcuni poeti antichi hanno insinuato che Persefone provò un "funesto desiderio" di essere rapita, che si legò con "patto d'amore" al re della notte, che si espose senza ritegno al contagio dell'Ade. Core vide se stessa nella pupilla di Ade. Riconobbe nell'occhio che guarda se stesso l'occhio di un invisibile altro. Riconobbe di appartenere a quell'altro. Varcò in quel momento la soglia che già stava per varcare mentre guardava il narciso. Era la soglia di Eleusi."

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Il libro dell'anno

Il mio libro 2012 è "Narciso e Boccadoro".......